Rodaggio batteria

eRAD77

Ebiker normalus
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Eccezione respinta :)
...
Con il precedente credo di aver risposto, almeno in parte, anche al tuo respingimento.
La CC/CV è ovvia. Sul "bilanciamento" dei paralleli, come accennato, ne so poco, ma in ogni caso sarebbe garantito nei normali cicli di ricarica.

Non è possibile, però, eccepire sull'influenza delle cariche complete sulla longevità delle celle. È un fatto chimico che sta a monte di qualsiasi bilanciamento.
 

Nicotrev

Ebiker celestialis
15 Settembre 2016
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Ecco, qui casca l'asino (ovvero me medesimo :innocent:). Io ho una lunga esperienza e buona conoscenza nell'utilizzo di singole celle Li-Ion, di cui peraltro posso avere il totale controllo sia in fase di ricarica, sia di scarica, mentre non ho cognizioni specifiche in riferimento a sistemi con un elevato numero di collegamenti in serie/parallelo e soprattutto mediati da elettronica complessa come quella di una eBike.
Scrivo di batterie, con presunzione di attendibilità, solo quando posso riferirmi alla tecnologia/chimica delle Li-Ion indipendentemente dal sistema utilizzatore, mentre quando si tratta di funzionalità legate a software di controllo proprietari posso solo fare delle ipotesi.

Comunque secondo me no, non c'è una precauzione in tal senso. Dubito che possa essere sacrificata una percentuale di capacità effettiva per ridurre il degrado delle celle oltre i normali standard, comunque già piuttosto buoni e che rappresentano una componente particolarmente remunerativa del settore...
Facendo un rapido calcolo del numero di elementi per pacco batteria e delle capacità nominali delle celle, direi che ci si avvicina ai valori dichiarati solo considerando i 4.2v di tensione massima, non meno.
La limitazione di carica è una manovra per lo più destinata ad ambiti dove la longevità degli accumulatori è vitale (tutto lo studio inerente la profondità di carica/scarica, le temperature di ricarica ed esercizio e le influenze sulla durata utile delle Li-Ion è stato effettuato e divulgato dalla NASA, che ha pubblicato un documento tecnico sintetico di 217 pagine, che se interessa posso allegare..) oppure agli utilizzi "maniacali" nei quali l'applicazione di determinate tecniche è soddisfacente a prescindere. Io ad esempio ho una cella INR18650-25R (una LiNiMnCoO2 con 25A di scarica) con più di 2000 cicli di ricarica ( 3.0v~3.92v) che è ancora in splendida forma, ma non l'ho fatto certo per risparmiare i 5€ del costo di una cella nuova :yum.
Pensare che siano i costruttori stessi a prevedere tali accortezze, in questo momento tecnologico, non mi pare verosimile. Magari con batterie nominali da 1000Ah, limitarle a 800Ah potrebbe essere già più fattibile, sempre escludendo il fattore commerciale..

Ciò non toglie che sia possibile (senza farne una malattia, perché - come detto - il fine è quello di divertirsi in bici e l'autonomia è importante) talvolta risparmiare alla batteria una carica completa e in previsione di un giro corto, magari aiutandosi con un timer dopo qualche prova, limitare la carica a circa l'80%, che male non fa. Anzi!

Preso atto di quanto opportunamente spiegato, non sarei così convinto di quanto sopra evidenziato: la domanda derivava infatti, dalla constatazione che le batterie Bosch (diversamente da altre) che dispongono presumibilmente di un equivalente limitatore sul livello minimo di scarica, consentono un rendimento praticamente costante fino allo spegnimento dell'ultimo led.
In questo caso la scelta di Bosch diminuisce di x% l'autonomia disponibile in quel caso assicurerebbe più longevità.........
ma probabilmente sto parlando del....... sesso degli angeli!:p
 

em_1958

Ebiker specialissimus
15 Settembre 2016
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Constatato che le litio non possono andare a zero, allo spegnimento dell'ultima tacca e fine assistenza sarebbe interessante capire che residuo rimane: 15%, 20%, quindi sarebbe già un passo avanti che riuscissero mettere a punto batterie che almeno si possano scaricare.
Ma Tesla mi sembra abbia degli accumulatori al litio che possono andare a zero ? ...forse mi sbaglio.
 

eRAD77

Ebiker normalus
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Preso atto di quanto opportunamente spiegato, non sarei così convinto di quanto sopra evidenziato: la domanda derivava infatti, dalla constatazione che le batterie Bosch (diversamente da altre) che dispongono presumibilmente di un equivalente limitatore sul livello minimo di scarica, consentono un rendimento praticamente costante fino allo spegnimento dell'ultimo led.
In questo caso la scelta di Bosch diminuisce di x% l'autonomia disponibile in quel caso assicurerebbe più longevità.........
ma probabilmente sto parlando del....... sesso degli angeli!:p
Io non credo neanche (a meno che tu non me lo stia dicendo, in tal caso ne prenderei certamente atto) che ci sia una particolare limitazione nella tensione minima. Cioè, c'è sicuramente per ovvi motivi chimici e di sicurezza, magari anche un pelo più restrittiva dello standard (0.1v?) ma il comportamento da te osservato mi pare che sia verosimilmente da accreditare alla bontà dei circuiti step-up utilizzati (insieme alla qualità delle celle e della loro capacità di scarica "esuberante"), che si occupano di mantenere costante la potenza erogata al decremento della tensione residua delle batterie aumentando l'assorbimento di Ampere.

È chiaro che un piccolo aumento della tensione minima di stacco possa influire sulla costanza di erogazione con batteria scarica, ma è pieno il mondo di regolatori che riescono a mantenere costanza di rendimento fino all'ultimo secondo di utilizzo, anche con richieste di potenza percentualmente superiori rispetto a quelle delle eBike e con un cut-off impostato più vicino al limite critico, tipicamente 2.5v.
Ecco, mi sembrerebbe strano che le eBike non utilizzassero una componentistica capace di assecondare anche la costanza di rendimento, senza peraltro penalizzare chi utilizzando una bassa assistenza si vedrebbe "tagliato" prima del necessario.
Poi è evidente che, comunque, in base alla potenza richiesta, una riduzione dell'erogazione sia comunque percettibile a batteria praticamente scarica, ma è inevitabile.

Oh, se poi si scoprisse che Bosch stacca a 3.5v con quella autonomia, tanto di cappello.

EDIT: Rileggendo quanto hai scritto (perdona, sto scrivendo di fretta) tu parli di differenza rispetto ad altri motori che, evidentemente, subirebbero di più il calo a batteria scarica. È un fatto acclarato? Cioè testato in relazione ai vari livelli di assistenza o solo basato sui resoconti dei rider? E a prescindere dalle celle utilizzate? Non tutte le celle, a parità di capacità di scarica, si comportano allo stesso modo con elevate richieste di energia in prossimità della tensione minima. Alcune crollano, ma magari sono più costanti prima, altre tengono meglio alla fine e subiscono di più quando cariche. Viva il sesso degli angeli! :D
 
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Nicotrev

Ebiker celestialis
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Io non credo neanche (a meno che tu non me lo stia dicendo, in tal caso ne prenderei certamente atto) che ci sia una particolare limitazione nella tensione minima. Cioè, c'è sicuramente per ovvi motivi chimici e di sicurezza, magari anche un pelo più restrittiva dello standard (0.1v?) ma il comportamento da te osservato mi pare che sia verosimilmente da accreditare alla bontà dei circuiti step-up utilizzati (insieme alla qualità delle celle e della loro capacità di scarica "esuberante"), che si occupano di mantenere costante la potenza erogata al decremento della tensione residua delle batterie aumentando l'assorbimento di Ampere.

È chiaro che un piccolo aumento della tensione minima di stacco possa influire sulla costanza di erogazione con batteria scarica, ma è pieno il mondo di regolatori che riescono a mantenere costanza di rendimento fino all'ultimo secondo di utilizzo, anche con richieste di potenza percentualmente superiori rispetto a quelle delle eBike e con un cut-off impostato più vicino al limite critico, tipicamente 2.5v.
Ecco, mi sembrerebbe strano che le eBike non utilizzassero una componentistica che riesca ad assecondare anche la costanza di rendimento, peraltro senza penalizzare chi utilizzando una bassa assistenza si vedrebbe "tagliato" prima del necessario.
Poi è evidente che, comunque, in base alla potenza richiesta, una riduzione dell'erogazione sia comunque percettibile a batteria praticamente scarica, ma è inevitabile.

Oh, se poi si scoprisse che Bosch stacca a 3.5v con quella autonomia, tanto di cappello.

EDIT: Rileggendo quanto hai scritto (perdona, sto scrivendo di fretta) tu parli di differenza rispetto ad altri motori che, evidentemente, subirebbero più il calo. È un fatto acclarato? Cioè testato o solo basato sui resoconti dei rider? E a prescindere dalle celle utilizzate? Non tutte le celle, a parità di capacità di scarica, si comportano allo stesso modo con elevate richieste di energia in prossimità della tensione minima. Alcune crollano, ma magari sono più costanti prima, altre tengono meglio alla fine e subiscono di più quando cariche. Viva il sesso degli angeli! :D

Io posso darti conferma della differenza tra Bosch e Yamaha: con quest'ultima, quando arrivi in prossimità degli ultimi due segmenti di batteria che corrispondono (più o meno) all'ultimo led della Bosch il motore non ti da più la massima potenza come invece ti da, fino alla fine, la Bosch.
P.S. la mia rilevazione, documentata con dati e grafico gps, è stata fatta con batteria Bosch Classic da 400Wh.
 
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Moebius

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Io posso darti conferma della differenza tra Bosch e Yamaha: con quest'ultima, quando arrivi in prossimità degli ultimi due segmenti di batteria che corrispondono (più o meno) all'ultimo led della Bosch il motore non ti da più la massima potenza come invece ti da, fino alla fine, la Bosch.
P.S. la mia rilevazione, documentata con dati e grafico gps, è stata fatta con batteria Bosch Classic da 400Wh.
Non è che può essere un accorgimento software, quello di ridurre la corrente erogata quando la tensione comincia ad essere bassa? Allo scopo di aumentare l'autonomia, a scapito della prestazione, magari nell'ultimo quinto di autonomia residua?
Solo una supposizione, non ho mai provato Yamaha.
 

Nicotrev

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Non è che può essere un accorgimento software, quello di ridurre la corrente erogata quando la tensione comincia ad essere bassa? Allo scopo di aumentare l'autonomia, a scapito della prestazione, magari nell'ultimo quinto di autonomia residua?
Solo una supposizione, non ho mai provato Yamaha.
ah certo, per me lo può essere, ma non ho conoscenze specifiche: io, come altri, ho rilevato solamente questa differenza.
 

steu851

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In realtà è matematica.
Batteria carica 42V
Batteria scarica 30V
Se il controller può erogare 15A si passa da 630W a 450W.
Se Bosch rende impercettibile la differenza vuol dire che c'è qualche forma di stabilizzazione nell'elettronica.
 
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NicPe

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E non da ultimo dipende dalle celle da cui è costituita la batteria. Le Panasonic NCR 18650PF hanno un valore di scarica ad es di 10A e a batteria vicino al valore minimo ti daranno solo 300W massimi, le Samsung INR 18650 30Q te ne danno 15 e arriveranno a 450W, le sony Konion VTC6 te ne danno 30 e se il controller non è limitato a 15A come nell'esempio di Steu, saranno in grado di darti l'energia massima necessaria anche quando sono ad un voltaggio minimo. La differenza è che quest'ultime costano il doppio delle pur buone Panasonic. Per farvi un'idea di capacità in Ah e potenze massime erogabili delle varie celle, potete dare un'occhiata qui https://eu.nkon.nl/rechargeable/18650-size.html. E vedrete anche che non basta dire "Batteria samsung" o "batteria Panasonic"per sapere qualcosa in più perché ogni marchio produce diversi tipi di celle, più o meno capienti e più o meno potenti: per avere un'idea precisa di cosa abbiamo sulla bici bisogna sapere da che celle è composta la suddetta batteria ;).
 
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30V a batteria scarica è un valore reale.
Valore reale, molte celle hanno come tensione minima di scarica 2,5 V, 3V è un valore di sicurezza

Beh ragazzi io, come ho detto più volte, non sono un tecnico perciò questo lo faccio spiegare a voi:

32899271946_a232f65f3b_z.jpg


Bosch Classic con batteria da 288Wh a fine giro........