Sicuramente sta percorrendo il sentiero del forum al contrario, strano caso o forse voluto
Pace all'anima sua
Pace all'anima sua
e ci mancherebbe, però anche se in diverse occasioni hai detto di non aver antipatia per le e-bike e di voler dialogare pacatamente, percepisco una sorta di prevenzione verso le ebike ed anche un modo di porti un tantino provocatorio (comprensibile per il fatto di essere "da solo" a confrontarti in un forum di ebikers)... facendo un paragone un pò tirato, stai percorrendo il sentiero nel verso sbagliato
posto che chiunque sale ha sempre la precedenza,
trovo che percorrere in salita sentieri storicamente votati alla discesa sia, seppur lecito, quantomeno sconsiderato..
Io mi sono dato delle regole... impegno contromano un sentiero abitualmente percorso in discesa solo se:
- lo conosco bene perchè l'ho fatto molte volte a scendere e sono in grado di gestire i "punti critici"
- se le "criticità" sono tali da compromettere la mia ed altrui sicurezza ed il piacere, rinuncio al mio intento che tanto mi diverto lo stesso
- evito giornate che sono garanzia di grande frequentazione oppure mi muovo MOLTO presto la mattina, che al fresco contromano è una goduria..
Non ho mai avuto problemi tranne in una occasione mentre salivo a passo d'uomo ed un biker mi è venuto quasi addosso nonostante non stesse correndo ma affrontando con circospezione e modeste capacità il ripidone..non è successo nulla ma quella volta ho capito che anche i discesisti della domenica rappresentano un pericolo per chi va a passeggio, a piedi, con il cane o la bici che sia.
Ergo mi verrebbe da concludere che forse basta poco..un po' di senso di responsabilità, consapevolezza delle proprie capacità e reciproco rispetto senza necessariamente arroccarsi sulle proprie posizioni, che il buon senso vien da se.
Vedo che leggi e interpreti solo quello che conviene alla tua causa. Questo mio intervento chiarificatore l'hai perso o snobbato apposta?se rifletti e rileggi in maniera obbiettiva l'andamento di questo thread noterai che (cito in ordine casuale):
- velocipede afferma che Il coglione che gira nel tradizionale senso di marcia fa più danni di uno che con testa e rispetto per gli altri gira controcorrente (e tutto questo facendo finta di vivere in un mondo dove senza segnaletica devo nascere imparato sul senso di marcia usato abitalmente dagli indigeni).
chi gira nel senso tradizionale (quindi io, ma anche tu da quello che dici) non solo fa piu danni (su che basi?) ma è anche coglione, mentre chi va controcorrente ha testa e rispetto.
- viggi aggiunge Il senso dei trail era dovuto all'impossibilità di farli in salita .... ora è possibile farli...Ripeto il mio pensiero ... è chi scende ai 30 che deve stare attento e non chi sale ai 7...
- dekilla64: Informarsi e soprattutto "adeguarsi" non mi sembra una richiesta ne umile ne tantomeno di buonsenso.
- velocipede di nuovo: Per me non esiste nessun senso di marcia
- emmeellevu: se non c'è un cartello di senso unico allora non lo è
e non vado oltre a spulciare, se non per parlare di e-runza 70 che mette il dito nella piaga: Non comprendo inoltre come in certi posti ci si prenda la responsabilità di percorrere sentieri al contrario, mettendo a rischio la propria e altrui incolumità, è una di quelle cose che sicuramente fanno odiare generalizzando noi utilizzatori di ebike.
Tentando per l'ultima volta di chiarire il fatto che se c'è un usanza nel percorrere un sentiero in un determinato senso questo DEVE ESSERE SEGNALATO altrimenti diventa una non corretta valutazione dei rischi e pericoli da parte degli enti preposti (e qui sono io che poi chiedo i danni alla Regione o alla Provincia) e sottolineando che se nel risalire un tratto dove vedo arrivare giù a fionda diversi bikers torno indietro perché non son così pirla da continuare e mettere in pericolo me e gli altri, ti prego d'ora in poi di lasciarmi fuori da questi discorsi e di non chiamarmi più in causa ... l'idea che mi sono fatto della tua persona è che sei bravo a rigirare le parole ma inutile alla causa di questo tread.Provo a tradurre ciò che ho inizialmente scritto dato che non è stato colto l'intento dell'intervento ...
Per me non esiste nessun senso di marcia (quando scrivevo "facendo finta di vivere ..." intendevo proprio questo) e l'usanza degli indigeni lascia il tempo che trova se non viene espressamente segnalato da cartellonistica. E la soluzione al problema la si trova nel rispetto che ognuno dovrebbe metterci verso il prossimo (il discorso del coglione, che se lo sei e scendi a rotta di collo da un ipotetico senso di rotazione fai più danni di uno che invertendo sempre quell'ipotetico senso lo risale spostandosi per esempio quando vede qualcuno).
P.S. E giusto per portarti un esempio ... Riva del Garda 2 settimane fa: scendevo da un sentiero dove era praticamente impossibile risalire se non con la bici in spalla. Zero segnalazioni su un ipotetico senso di circolazione, solo consigli da tracce e cartine nell'affrontarlo in quel verso e la reale condizione del percorso (messo veramente così male che lo si poteva fare solamente nel verso che stavo affrontando) faceva dire che il mio senso era quello corretto, ma uno che lo stava facendo all'incontrario (sempre di quell'ipotetico verso) l'ho incontrato proprio in discesa, su un ripidone di rocce e sassi.
Io ho inchiodato fino a quando son riuscito a sorpassarlo a passo d'uomo, lui si è spostato il più possibile verso la parete e ci siamo salutati.
Tra civili non ci è sembrato necessario un senso di rotazione segnalato e tutelato.
se sai cosa sia un troll, allora sai che la mia partecipazione a questa discussione non è da troll.Io credo che la (LA) regola sia quella che qualcuno ha già enunciato: a meno che tu non sia in un circuito apposito (bike park, Indianapolis, Mugello, ecc.), se sei su terreno ad uso pubblico, DEVI poterti fermare nel tuo spazio visivo. Se non riesci a fermarti in tempo e vai a sbattere contro un ostacolo, sia questo un pedone, un cane, un orso o un (e)biker, la colpa è tua. Punto.
Poi vorrei sapere dove lo sprovveduto come me che si reca in zone che non conosce può leggere le consuetudini. Esistono cartine apposite? Mappe on-line? Rendetemi edotto please.
E comunque, sento puzza di troll. Troll forbito e dai toni urbani, ma pur sempre troll.
Con cognizione e responsabilità di certo molte situazioni potenzialmente pericolose potrebbero essere evitate e su molti percorsi la convivenza di chi sale e scende non sarebbe un problema, però purtroppo come hai evidenziato anche te nessuno nasce esperto imparato e diventa molto difficile valutare a priori le capacità di ci si andrà a incorciare ed in quali situazioni.
Io non ho tantissima esperienza al di fuori della mia zona, però dalle mie parti ad esempio i trail sono tutti single quasi da bike park, molto lavorati ed attrezzati, non solo quelli flow ma anche quelli più enduristici per non dire da DH, spesso con drop e salti o scaloni a ridosso di curve anche cieche e che se non affrontati col dovuto slancio diventano insuperabili o comunque pericolosi, nonostante tutto gente che ne conosce i pericoli e le insidie ma li risale con assistite o con moto enduro o da trail raramente ma vi se ne incontrano, penso a passaggi dove si affrontano drop di alcuni metri, o doppi con una certa distanza tra rampa e atterraggio o ancora ripidone di 4 metri di dislivello in 2 metri di spazio orizzontale e su terreno friabile a ridosso di curve magari ad S e con una variante che permette il passaggio facilitato che qualcuno potrebbe pensare di sfruttare per risalire, bene, quando ti trovi ad aver impostato traiettoria e velocità e al momento dello stacco ti compare qualcuno sotto che risale provare ad evitarlo significa una caduta rovinosa se non farsi e fare anche del male.
Se poi a questo ci aggiungiamo che per imparare serve affrontarli e nel farlo specie le prime volte ci si potrebbe trovare al limite del controllo anche senza imprevisti sinceramente continuo a pensare che le risalite offroad dovrebbero esser fatte solo per mulattiere, camminamenti pedonali, sentieri CAI e percorsi nati per la sola risalita, mentre dai trail nati per la discesa sia meglio sempre e solo scendere, anche perché non è che girando all'alba ed infra settimanale si hanno garanzie che non si incontrerà mai nessuno che scenda, anzi, per assurdo qualcuno che vuole approfittarne per scendere dandocela tutta senza rischiare di trovare impedimenti lungo il percorso per lo stesso ragionamento potrebbe proprio pensare che quelle siano le circostanze migliori.
Ed è corretto riferirsi ad esempi estremi: sul sentiero, magari piatto, con visibilità di 50 metri, interviene l'educazione, direi che questo lo diamo per scontato, assistito o no che sia il mezzo.Beh, stai riportando esempi estremi..io su salite impegnative penso di difendermi decorosamente ma i percorsi con le caratteristiche evidenziate non credo possano essere oggetto di interesse per un ebiker e mio non di certo, poi lasciamo perdere le motorette per amore della pace che quello è un altro problema, e comunque forse non mi sono spiegato bene; le mie attenzioni, i miei scrupoli da figlio di un dio minore sono rivolti a sentieri pedonali molto, molto spesso contrassegnati da segnavia CAI (quelli bianchi e rossi per intenderci) ma eletti a piste di discesa da MTB e EMTB
Ed è corretto riferirsi ad esempi estremi: sul sentiero, magari piatto, con visibilità di 50 metri, interviene l'educazione, direi che questo lo diamo per scontato, assistito o no che sia il mezzo.
Per esempio, il landing, dietro al quale c'è una curva cieca, di un drop, è secondo me l'oggetto della discussione: qualche domanda, se salgo al contrario, sarà opportuno che me la ponga, no?
Ed è corretto riferirsi ad esempi estremi: sul sentiero, magari piatto, con visibilità di 50 metri, interviene l'educazione, direi che questo lo diamo per scontato, assistito o no che sia il mezzo.
Per esempio, il landing, dietro al quale c'è una curva cieca, di un drop, è secondo me l'oggetto della discussione: qualche domanda, se salgo al contrario, sarà opportuno che me la ponga, no?