Rocky Mountain Altitude Powerplay launch, Valberg 2017. April 2017. Photo by Matt Wragg

[First Ride] Rocky Mountain Altitude Powerplay

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Avevamo sentito che Rocky Mountain stava lavorando a qualcosa di speciale, una ebike con motore proprietario. Quindi, quando è arrivato l’invito da parte di Davide Bonandrini di DSB per partecipare al lancio di una Ebike, non ci abbiamo pensato due volte a rispondere. Non potevamo immaginare quello che sarebbe stato presentato, fino a quando hanno tolto i veli alla Rocky Mountain Altitude Powerplay Carbon.

I progettisti hanno esaminato quello che era sul mercato e hanno deciso di  sviluppare in casa un loro sistema motore / batteria. Questo ha dato la possibilità di progettare un telaio con geometria che è una copia diretta della Altitude. La Altitude Powerplay Carbon doveva assomigliare ad una Altitude, sembrare una Altitude e si doveva guidare come una Altitude.

Rocky Mountain Altitude Powerplay launch, Valberg 2017. April 2017. Photo by Matt Wragg

Specifiche

Dettagli costruttivi e sistema motore

  • Motore brushless trifasico ad alta efficienza, con torsiometro, coppia elevata e trasmissione primaria a catena.
  • Batteria a 48v a ricarica rapida con gestione del surriscaldamento quando troppo sotto sforzo.
  • Motore integrato con il telaio per prevenire usura e rotture ed incrementare la rigidità. L’unità motrice è compatta e dotata di una protezione contro gli urti.
  • Non è presente un display classico al manubrio, ma un comando che indicherà la batteria residua, il livello di aiuto selezionato e ci servirà per selezionare le tre assistenze disponibili e la funzione “walk”.
  • Disponibile anche una applicazione EbikeMotion sia per Android che per IOS, che permetterà tramite un collegamento Bluetooth di modificare diversi parametri, registrare tracce, ecc.
  • Batteria disponibile fino a 632wh con tecnologia Li-Ion.
  • Sistema di terza generazione, il cui sviluppo è iniziato nel 2010. Minimizzazione dello stacco del motore quando si raggiunge la massima velocità di assistenza prevista, eliminazione degli ingranaggi interni al motore.
  • Parti di ricambio e assistenza in Europa.
  • Parti soggette ad usura (movimento centrale e corona) potranno essere sostituiti in officina con le normali attrezzature.
  • Adotta le guarniture e movimenti centrali classici Race Face.
  • Ricarica in due fasi, prima la carica rapida e poi la profonda: 1h40min per raggiungere 80% della batteria da 500wh, o 2h per raggiungere 80% della batteria da 632wh.
  • Ruote da 27.5″

Rocky Mountain Altitude Powerplay launch, Valberg 2017. April 2017. Photo by Matt Wragg

Bici provata: Altitude Powerplay Carbon 70

Telaio – SMOOTHWALL™ Carbon. Cuscinetti sigillati. Press Fit BB. Passaggio cavi interno. ISCG05.
RIDE-9™ a geometria variabile + corsa 160mm anteriore, 150mm posteriore.
Carro posteriore – FORM™ Alloy
Motore – 250 W / 48V Powerplay Drive
Batteria – Li-Ion 632wh
Forcella – Fox 36 Float EVOL Grip Performance 160mm
Ammortizzatore – Fox Float DPS EVOL Performance Elite
Freni – Sram Guide RE con dischi Sram Centerline 200mm
Comando cambio – Sram EX1
Deragliatore – Sram EX1
Guarnitura – Race Face Turbine Cinch 34T
Movimento centrale – Race Face BB92
Cassetta pignoni – Sram XG-899 11-48T
Catena – Sram EX1
Mozzi Boost – Anteriore, Rocky Mountain Sealed 15mm. Posteriore, DT Swiss 350 Boost 148mm.
Raggi – WTB 2.0-1.8
Cerchi – Sun Düroc 40, tubeless ready
Pneumatici – Maxxis Minion DHF WT EXO Tubeless Ready 27.5 x 2.5
Serie sterzo – FSA Orbit NO.57 Steerer Stop
Attacco manubrio – Rocky Mountain 35 AM
Manubrio – Race Face Chester 780mm
Manopole – Rocky Mountain Lock On Light
Reggisella – Fox Transfer Performance Elite 30.9mm
Sella – WTB Silverado Race
Peso – 22.1kg taglia L – rilevato alla nostra bilancia.

Prezzi

Versione 90 – 9.999 Euro
Versione 70 – 7.499 Euro
Versione 50 – 6.399 Euro

Disponibilità: da luglio, solo in Europa. Non viene infatti per ora commercializzata nel resto del mondo.

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Geometria

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Appena Rocky Mountain ha mostrato i numeri della geometria, è stato chiaro lo scopo di questa bicicletta: essere agile in salita grazie a dei foderi posteriori molto corti (425mm, i più corti nel mondo ebike) e stabile in discesa grazie ad un angolo sterto aperto (65-66°).

I foderi così corti sono stati resi possibili dall’uso del motore integrato.

La bici

Rocky Mountain Altitude Powerplay launch, Valberg 2017. April 2017. Photo by Matt Wragg

Il telaio è basato su un triangolo anteriore in carbonio e un carro in lega di alluminio per le versioni 50 e 70, per la 90 il carro posteriore è tutto in carbonio. La corsa è  160mm anteriore, 150mm posteriore. Tutti gli snodi prevedono  cuscinetti che richiedono una  manutenzione minima. Il telaio ha il movimento centrale incorporato nella sezione del tubo sella e non sul motore.  I carter motore sono incorporati nel telaio questo crea una zona di supporto inferiore molto rigida che evita l’usura meccanica e la flessione nella zona del movimento centrale. Il tubo obliquo è abbastanza grande per contenere le batterie che si basano su celle Samsung Lithium Ion 18650, non estraibili.

Il reparto freni è affidato agli  Sram Guide RE con dischi da 200 mm. Le pastiglie utilizzate sono di tipo metallico per prevenire surriscaldamenti.

Gruppo  SRAM EX1 con cassetta a otto velocità, specifico per ebikes, dai nostri test è risultato il migliore per le cambiate sotto sforzo. Questo si abbina ad una guarnitura Race Face Turbine con corona 34T. La catena passa attraverso un sistema di pulegge, di cui una motrice e una di tensionamento, più due guida catena. Alcune di queste rimangono nascoste dal coperchio che si chiude contro la corona. Sotto la copertura facile da togliere, si cela il sistema che ha permesso di accorciare i foderi bassi che sono una caratteristica della Altitude Powerplay. La catena è più lunga di una catena normale.

L’ammortizzatore Fox montato era opportunamente tarato per l’utilizzo. La forcella Fox 36 specifica per e-bike è stata rinforzata per renderla  performante e rigida anche con bici pesanti.

Ruote costruite con mozzi DT Swiss boost e cerchi Sun Rims da 40mm. Il cerchio largo dona maggiore stabilità alla Maxxis Minion da 2.5″. La Minion con rinforzo EXO è stata scelta per il disegno dei tasselli e per supportare meglio il peso della bici. La Rocky Mountain è compatibile con ruote plus, ma loro ritengono che sul mercato non ci siano ancora gomme con sezione superiore a 2.6 abbastanza robuste, adatte alla tipologia d’uso prevista per questa bici (finalmente qualcuno che lo ammette!).

Il Sistema Motore

Vi abbiamo già detto che il motore è stato disegnato per stare su una Altitude e quindi non è il telaio ad essere stato adattato agli ingombri del motore. La batteria è integrata nel tubo obliquo e non può essere rimossa dall’utilizzatore. Il motore sente gli input del rider misurando la tensione della catena tra la corona e il pignone del motore, tutto nascosto sotto al carter. L’idea è stata di rendere il sistema morbido e naturale, non ci siamo mai accorti di stacchi  o di risposte brusche del motore. Il più naturale che abbiamo mai provato.

Rocky Mountain Altitude Powerplay launch, Valberg 2017. April 2017. Photo by Matt Wragg

La batteria sul modello base è di 500wh e sul modello top è di ben 632wh, per l’assemblaggio sono state usate celle Samsung 18650 standard, il voltaggio è  48v, si può usufruire di una ricarica rapida, ma non c’è stato tempo di verificare questa funzione. Il tubo obliquo, nonostante contenga una batteria da 632wh, appare di dimensioni contenute, dall’interno non provengono rumori la batteria è ben fissata ma non può essere sostituita “on the road” per aumentare l’autonomia durante un giro lungo.

La bici non ha un display, ma solo il comando per la variazione delle tre modalità disponibili (eco/trail/smodato (ludicrous in inglese)),  più la modalità Walk assist. In più Rocky Mountain ha previsto una app da installare sullo smartphone, che darà la possibilità di controllare e visualizzare altri parametri come l’autonomia residua ecc. Non abbiamo avuto tempo per provare l’applicazione. La bici ha anche una porta USB per la diagnostica che può  essere usata, all’occorrenza,  per ricaricare il vostro smartphone direttamente sul manubrio.

Il motore brushless per l’Europa disporrà di 250w e sarà limitato a 25kmh, è stato testato nel freddo inverno canadese, immerso completamente in acqua, ha connettori certificati IP67, è costruito per drenare l’acqua,  di modo che non ne rimanga all’interno dei carter in alluminio forgiato. Il motore è posizionato in basso per concentrare le masse e abbassare il centro di gravità. Il magnete del sensore di velocità è posizionato sul disco posteriore e non sui raggi.

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Il torsiometro è il cuore del sistema, risponde prontamente e si adatta alla tensione della catena, questo ci permette di avere un movimento PF92 standard, mantenendo un q-factor normale e facilitando le normali operazioni di manutenzione di tutta la trasmissione. Non abbiamo riscontrato rumorosità dalla trasmissione ne cadute di catena.

Foto dei dettagli delle bici.

Allestimenti

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Prime impressioni di guida

La prova su sentiero è stata effettuata durante una giornata con diverse discese impegnative, oltre che ad una salita e relativa discesa.

Salita

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Dalle prime impressioni possiamo dire che la Altitude Powerplay è probabilmente la migliore ebike che abbia mai usato in fuoristrada. Ripartenze in salita senza problemi, motore che entra subito, foderi corti che facilitano le curve strette, ma soprattutto una risposta molto naturale dell’assistenza, che delle volte mi ha lasciato nel dubbio se il motore fosse acceso o meno.

Non posso esprimermi sulla durata della batteria, la prova sul campo è stata troppo breve.

Discesa

La Altidute Powerplay si comporta come una bici da enduro, grazie alle geometrie e al baricentro basso. Certo, il peso si sente, ma stiamo sempre parlando di una ebike.

La prima discesa che abbiamo affrontato era una prova speciale delle Enduro World Series, molto tecnica e con parti ripide. Proprio sul ripido ho apprezzato l’angolo aperto dello sterzo, che mi ha dato sicurezza e stabilità, più di ogni altra ebike che io abbia provato.

Rocky Mountain Altitude Powerplay launch, Valberg 2017. April 2017. Photo by Matt Wragg

La sospensione è molto sensibile e reattiva, potevo scegliere le linee più scassate, senza che la bici si scomponesse, anzi rimaneva facilmente sotto controllo. Lo stesso discorso vale per la forcella, anche lei una Fox, che armonizza molto bene con il carro. Nelle curve in sequenza mi pareva di essere in sella ad una bici normale, facile da girare e che reagisce prontamente agli impulsi del rider. Alla fine dei 1.000 metri di dislivello in discesa mi sentivo meno stanco del solito: la combinazione fra la posizione centrale del corpo, la distribuzione dei pesi, l’agilità in curva, la potenza frenante e l’ottimo lavoro delle sospensioni hanno reso possibile una delle discese più belle in sella ad una bike.

State sintonizzati per un test di durata!

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