[First ride] Nuove Cannondale Synapse Neo e Moterra Neo

Due nuove bici elettriche da parte di Cannondale, le versioni NEO della stradale endurance Synapse e della Mtb Full Suspension Moterra.

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Partiamo dalla Moterra, che Cannondale ha cercato di far evolvere rispetto la precedente versione rendendola il più maneggevole possibile grazie a foderi bassi accorciati in modo da avere il carro più corto del mercato per bici equipaggiate con motore Bosch: 457mm. Altra novità è stata abbassare il più possibile il baricentro. I foderi bassi corti sono stati possibili grazie al supporto motore Cannondale Si, che è leggermente ruotato verso l’alto, questo fa guadagnare spazio per accorciare i foderi.

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Il telaio resta in alluminio. Sospensione fulcro singolo da 130mm combinata con forcelle anteriore da 140mm. Una bici indirizzata al Trail quindi.

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Il motore è protetto a una piastra in alluminio (Skidplate) per la massima protezione da impatti. La batteria estraibile (Powertube da 500Wh) ha una copertura staccabile per poter portarla in casa, dove normalmente si ricarica, lasciando la copertura esterna in garage senza sporcare l’interno di casa vostra: “Happy Wife, Happy Life“, il commento del product manager, che evidentemente la sa lunga…

La nuova Moterra è equipaggiata con il sistema Night Vision, che consente di montare dei fari sul manubrio e collegarli alla batteria tramite un passaggio cavi predisposto sul tubo sterzo.

Disponibile in tre versioni:

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La Synapse NEO è la versione elettrica della ormai nota piattaforma endurance strada, chiaramente il telaio è completamente ridisegnato per accogliere batteria e motore, ma mantenendo le geometrie della bici stradale.

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L’intento di Cannondale per questa bici è portare in bici più persone, per esplorare nuove strade, stare con amici di età e livello di allenamento differenti. Grande attenzione è stata ricercata nella silenziosità del motore e la massima scorrevolezza. Per questo è stato scelto il Bosch Gen 3 per via del fatto che alla cadenza di 75rpm richiede il minimo di potenza in Watt per essere mosso. Questo è dovuto alla scorrevolezza degli ingranaggi interni che nel caso del Gen3 è decisamente migliore dei concorrenti a detta dei tecnici. E questo significa appunto anche maggior silenziosità.

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Per migliorare l’esperienza della pedalata è stato sviluppato un software assieme a Bosch, denominato Actual Cadence Response (ACR) che serve a variare l’assistenza alla pedalata in base alla cadenza, in modo diverso per ogni modalità (Tour, Turbo, etc.). Grazie a questo software la potenza incrementa sino al 60% quando la cadenza è sotto i 60rpm e sopra gli 80rpm, ovvero quando la richiesta di assistenza da parte del motore si presume sia massima.

La Synapse Neo è l’unica bici sul mercato con la guarnitura 2x. Infatti è equipaggiata con guarnitura 50/34, ma è anche compatibile con micro-compact per chi la volesse utilizzare per gravel. Nella versione specifica, denominata SE, monta una singola da 44T.

Il sistema garantisce un’autonomia di 229km su strada piatta in modalità Eco, e 92km in modalità Turbo (sempre in pianura).

Le bici sono compatibili con il sistema di realtà aumentata di Cannodale, già introdotto con la Lefty Ocho e la SystemSix.

5 versioni, 3 puramente stradali e 2 da Gravel:

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Prime prove

Abbiamo potuto provare le due bici in due giri sulle Dolomiti. Purtroppo non ho mai provato la versione precedente della Moterra quindi non posso fare paragoni, ma nel complesso la versione nuova mi sembra molto indovinata, in particolare nella posizione di guida, che consente di stare molto “dentro” la bici.

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Questa sensazione è stata confermata anche dai rappresentanti degli altri media presenti, che oltretutto avevano provato la versione precedente della Moterra. Una bici molto maneggevole quindi, che si riesce a manovrare bene anche nello stretto, anche se i percorsi affrontati non erano particolarmente tecnici, a parte un breve tratto con sassi smossi. Personalmente poi ho apprezzo molto la scelta di non montare i gommoni Plus, ma dei 2.6″ che la rendono a mio avviso anche più precisa nella guida, in particolare nelle curve in appoggio.

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Per quanto riguarda la Synapse Neo, è solo parente molto lontana della Synapse stradale. Cannondale non ha concepito una E-Road dura e pura, ma più un mezzo che offre grande versatilità, potendolo utilizzare su strada e su gravel con coperture adatte. Mi è molto piaciuta la scelta di montare la doppia classica 50-34, che rende l’esperienza di pedalata veramente simile a quella di una Bdc normale, sia per la scelta di rapporti che di cadenza della pedalata. Il Bosch Gen3 è veramente silenziosissimo, sicuramente il più silenzioso che abbia provato, ed anche la scorrevolezza è eccellente.

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Si diceva della scelta di Cannondale di non mirare ad una E-Road “dura e pura” (tipo Orbea Gain o Pinarello Nytro per intenderci) e secondo me è una scelta sensata: il peso della Synapse Neo è più elevato delle concorrenti (17kg circa), ma motore e batteria consentono percorrenze record. Il giro che abbiamo affrontato è stato il classico giro del Sella, quindi 50km per 2000mt di dislivello. Io ho utilizzato la modalità Eco su Sella, Gardena e metà Campolongo. La seconda metà del Campolongo in modalità Tour, e sono arrivato cosi ad Arabba con 4 tacche su 5.

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In modalità Eco, in salita occorre pedalare e si fa una discreta fatica. Sul Campolongo, in modalità Eco, per restare al passo con gli altri che usavano la modalità Tour o EMtb dovevo sudarmela non poco. Per il Pordoi finale ho invece aperto il gas in modalità Turbo provando l’ebbrezza di andare a velocità da Pro WorldTour (alla fine ho strappato un tempo di 1′ migliore di Vincenzo Nibali al Giro d’Italia!). L’unica cosa che suggerirei a Bosch per rendere davvero perfetto il Gen3 per uso stradale sarebbe la possibilità di variare l’assistenza dell’ACR in modo personalizzabile. Fornendo il motore il massimo dell’assistenza sopra le 80rpm  (direi più verso le 90) costringe a pedalare molto agile per sfruttare tutta la potenza. Io che non sono abituato a pedalare cosi agile in salita ero costretto ad una cadenza innaturale ed un po’ stancante. Attorno alle 70 Rpm si sentiva che il motore “calava di giri”. Alla fine del giro avevo comunque ancora 2 tacche su 5 di batteria. Nel complesso quindi la Synapse consente di ampliare gli orizzonti possibili in sella anche a persone che difficilmente riuscirebbero a portare a termine percorsi impegnativi, e pure a velocità sostenute. In discesa la combinazione di geometrie comprovate e pneumatici da 32mm (quindi anche qui lontani dai 25mm standard su strada) danno estrema sicurezza. Ed anche il peso notevole (per una Bdc) consente di passare con grande scioltezza su asfalti non perfetti, al contrario di bici stradali “vere” che sobbalzano vistosamente. Quindi una bici adatta anche a persone non particolarmente esperte nella guida.

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Cannondale.com

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