Questo itinerario di solito lo faccio partendo dalla capanna Tamaro, e scendendo all'Alpe di Neggia. Visto che ad inizio stagione il Tamaro ha ancora neve, e visto anche che la parte alta di quel sentiero è molto impegnativa, me la sono pedalata in salita.
Si parcheggia gratis a Quartino, subito dopo il ponte su un torrente, e si segue la strada che poi diventa il lungo lago fino a Vira, da dove comincia l'impegnativa salita asfaltata fino all'Alpe di Neggia. A livello di pendenze e dislivello è del tutto identica all'Alpe d'Huez, perciò vi consiglio di prendervela con calma.
In cima al passo andate verso il rifugio. Proprio davanti parte il sentiero, appena risistemato alla grande dai ragazzi di Ticino Freeride, troverete anche il cartello "Carbon trail".
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I tornantini, una volta stretti e lenti, hanno ora tutti una sponda da fare molto fluidamente. Poco prima del passaggio di un torrente c'è un tratto difficile, ma fattibile con tecnica. Da lì si risale per 100mm di dislivello, prima spingendo poi pedalando.
La discesa continua su un sentiero senza sponde, per poi affrontare un lungo e bel traverso. Al momento è tutto pulito dalle foglie, in autunno occhio perché è un delirio.
Continuate a scendere, ad un certo punto vi troverete ad un bivio che vi manda o verso Vira (sentiero ufficiale, semplice, da preferire!!) o verso Quartino, quello della traccia.
Dopo un altro tratto in discesa arrivano dei tornantini stretti da fare in nose press, e poi un altro traverso, con la parte finale in salita (oggi ancora sporco di foglie).
La planata su Quartino è inizialmente molto tecnica e stretta, ma se ci sapete fare la potete percorrere tutta in sella. Dopo diventa di nuovo fluida, per terminare con una veloce scalinata che vi sputa fuori al punto di partenza.
Distanza: 29.0 km
Dislivello: 1365m
Difficoltà tecnica: difficile
Tempo di percorrenza: 4 ore
Portage: no
Spinta: si, 2 minuti
[GPX=4744;12]Guarda la cartina[/GPX]
Si parcheggia gratis a Quartino, subito dopo il ponte su un torrente, e si segue la strada che poi diventa il lungo lago fino a Vira, da dove comincia l'impegnativa salita asfaltata fino all'Alpe di Neggia. A livello di pendenze e dislivello è del tutto identica all'Alpe d'Huez, perciò vi consiglio di prendervela con calma.
In cima al passo andate verso il rifugio. Proprio davanti parte il sentiero, appena risistemato alla grande dai ragazzi di Ticino Freeride, troverete anche il cartello "Carbon trail".
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I tornantini, una volta stretti e lenti, hanno ora tutti una sponda da fare molto fluidamente. Poco prima del passaggio di un torrente c'è un tratto difficile, ma fattibile con tecnica. Da lì si risale per 100mm di dislivello, prima spingendo poi pedalando.
La discesa continua su un sentiero senza sponde, per poi affrontare un lungo e bel traverso. Al momento è tutto pulito dalle foglie, in autunno occhio perché è un delirio.
Continuate a scendere, ad un certo punto vi troverete ad un bivio che vi manda o verso Vira (sentiero ufficiale, semplice, da preferire!!) o verso Quartino, quello della traccia.
Dopo un altro tratto in discesa arrivano dei tornantini stretti da fare in nose press, e poi un altro traverso, con la parte finale in salita (oggi ancora sporco di foglie).
La planata su Quartino è inizialmente molto tecnica e stretta, ma se ci sapete fare la potete percorrere tutta in sella. Dopo diventa di nuovo fluida, per terminare con una veloce scalinata che vi sputa fuori al punto di partenza.
Distanza: 29.0 km
Dislivello: 1365m
Difficoltà tecnica: difficile
Tempo di percorrenza: 4 ore
Portage: no
Spinta: si, 2 minuti
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