il margine di errore sopportabile da un sistema chiuso con viti è mooolto superiore al massimo errore che può avere una dinamometrica.
Quando viene indicata una coppia di chiusura, di solito è per uno di questi motivi:
1) proteggere il filetto, in genere quello femmina (es. viti nell'alluminio)
2) proteggere il sistema che si sta chiudendo da una forza di presa troppo forte (es. canotto di carbonio)
3) assicurarsi che il sistema non sia serrato troppo forte per evitare problemi in fase di smontaggio (es. bulloni
ruote auto, ecc)
In tutti i casi, anche applicando una coppia perfettamente costante, la FORZA di serraggio degli elementi può variare anche del 50% o più man mano che le condizioni del filetto sono diverse da quello nuovo. Un filetto sporco, ossidato ad esempio, producendo maggiore attrito raggiungerà la coppia di chiusura molto prima di uno pulito o, peggio, leggermente unto o bagnato (basta la condensa). Il sistema (ad esempio un collare) sarà meno forzato nel primo caso, molto più forzato nel secondo rispetto alla situazione ottimale.
Se una chiave dinamometrica "bella" ha un errore del 2%, una economica (non pessima però) non supera comunque il 10%.
In altre parole, facendo attenzione (cosa che quasi mai nessuno fa) alle condizioni dei filetti e usando una chiave economica si lavora meglio che non con una chiave professionale ma utilizzata non correttamente.
Questa è la mia esperienza, non solo nelle bici ma soprattutto nella meccanica ordinaria (automobili e altri meccanismi meccanici).