Scissionismo globale ????

Fulltux

Ebiker grandissimus
15 Settembre 2016
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Si credo anche io, in fin dei conti (non vorrei essere preso per eretico) le ebike alla europea (250W) sono si bici dopate ma pur sempre riconducibili a bici....... ma sono anche la base di una nuova generazione di "veicoli" a motore che necessariamente aumentando le potenze dovranno essere inquadrate diversamente.....
 

CORSARO

Ebiker grandissimus
5 Gennaio 2017
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alla lunga ho paura che anche qui andrà a finire male..... magari rimarranno le bici elettriche per la circolazione su strada

qui in zona firenze ad esempio è vietato da 20 anni andare in fuoristrada con mezzi a motore.....
 
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Paolo25

Ebiker specialissimus
23 Marzo 2017
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alla lunga ho paura che anche qui andrà a finire male..... magari rimarranno le bici elettriche per la circolazione su strada

qui in zona firenze ad esempio è vietato da 20 anni andare in fuoristrada con mezzi a motore.....

Le e-bike sono biciclette a pedalata assistita(per quello hanno il vincolo della potenza e della velocita' e soprattutto devono muoversi solo se si girano i pedali) percui non rientrano nei "mezzi a motore", almeno finche non cambia la normativa.
 

Fulltux

Ebiker grandissimus
15 Settembre 2016
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Anche io sono ottimista in tal senso.... spero che lasino la attuale categoria catalogata come bici e si limitino a marcare le differenze con le classi superiori.....
Da quello che ho capito poi il grosso del contendere normativo non è su questa fascia ma sulle superiori, anche se l'inghippo nasce squisitamente sulla logica di omologazione.......... finalmente ho capito del perchè sono ufficialmente 250W poi in realtà di picco sono parecchi di più.... se recupero il link lo giro che è inluminante !!!
 

Fulltux

Ebiker grandissimus
15 Settembre 2016
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Trovato ...... Qui il link del servizio https://www.moto.it/news/elettrici-i-dubbi-sulle-patenti-e-l-accesso-in-autostrada.html
E sotto l'estratto relativo all'omologazione !!!!

OMOLOGAZIONE ...CON IL TRUCCO
In base al tipo di patente - ne consegue con ovvietà - si possono guidare differenti mezzi. Altrettanto immediato è il vantaggio che le Case produttrici hanno nel commercializzare veicoli guidabili dal maggior numero di persone possibile con le patenti più diffuse. Per farlo, basta commercializzare moto o scooter con una bassa potenza dichiarata che, per esempio, possono essere guidati con la patente B. L'inconveniente è però che nessuno vuole un mezzo con poca potenza, e di conseguenza con prestazioni deludenti. Nel caso dei mezzi con motore elettrico, questo empasse può essere scardinato grazie a una creativa (ma totalmente legale) rilettura del ciclo di omologazione. Per l'omologazione, il legislatore (L 326/55 Regolamento n. 85 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite 2006) parla di due tipi di potenza: quella netta e quella massima su 30 minuti. La prima rileva il dato "con il regolatore di potenza regolato al livello più elevato", mentre la seconda viene misurata come segue:


"Il gruppo motopropulsore elettrico deve essere fatto funzionare sul banco a una potenza corrispondente alla migliore stima indicata dal costruttore per la potenza massima su 30 minuti.
La velocità di rotazione deve essere compresa in un intervallo di velocità in cui la potenza netta sia superiore al 90% della potenza massima misurata secondo le prescrizioni per la potenza netta. Tale velocità deve essere raccomandata dal costruttore."


Inoltre, in una nota precisa che:

"Se la potenza massima su 30 minuti è limitata dalla batteria, la potenza massima su 30 minuti di un veicolo elettrico può essere inferiore alla potenza massima su 30 minuti del gruppo motopropulsore del veicolo in base a questa prova."


Traducendo liberamente dal burocratese, ciò significa che la potenza massima su 30 minuti dipende non solo dalla potenza del motore, ma anche dalle prestazioni della batteria. Se infatti abbiamo un mezzo che alla massima potenza esaurisce la batteria prima di 30 minuti, il costruttore può "abbassare" la potenza - anche drasticamente - perché il veicolo riesca a concludere il ciclo di omologazione. Ai costruttori, quindi, basta utilizzare una batteria dalle prestazioni modeste, e il risultato sarà quello di avere un mezzo con motore dalle grandi prestazioni che viene però omologato con molti meno kW.

Facciamo l'esempio di una moto o di uno scooter con un motore da 30 kW equipaggiato con una batteria di scarsa capacità e che in fase di omologazione non permette di mantenere tale potenza per 30 minuti: basterà allora portare la potenza a 11 kW e registrare sul libretto quest'ultimo dato. Il risultato sarà quello di avere un mezzo molto potente (di fatto 30 kW) omologato a 11 kW, e quindi guidabile con la semplice patente B. Questo significa che anche chi non abbia mai guidato neanche un cinquantino possa acquistare un mezzo molto potente, con le perplessità che questo suscita in termini di sicurezza. I vantaggi in termini di vendite, invece, non hanno bisogno di essere spiegati.
 
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velocipede

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24 Agosto 2017
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Le limitazioni per far rientrare le e-bike nella categoria "velocipedi" non sono solo azionamento a pedali e i 250W , ma anche i 25 km/h con pedalata e i 6 km/h con l'assistenza alla pedalata (il walkassist) ... al di fuori sono rogne.
 

Nicotrev

Ebiker celestialis
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Trovato ...... Qui il link del servizio https://www.moto.it/news/elettrici-i-dubbi-sulle-patenti-e-l-accesso-in-autostrada.html
E sotto l'estratto relativo all'omologazione !!!!

OMOLOGAZIONE ...CON IL TRUCCO
In base al tipo di patente - ne consegue con ovvietà - si possono guidare differenti mezzi. Altrettanto immediato è il vantaggio che le Case produttrici hanno nel commercializzare veicoli guidabili dal maggior numero di persone possibile con le patenti più diffuse. Per farlo, basta commercializzare moto o scooter con una bassa potenza dichiarata che, per esempio, possono essere guidati con la patente B. L'inconveniente è però che nessuno vuole un mezzo con poca potenza, e di conseguenza con prestazioni deludenti. Nel caso dei mezzi con motore elettrico, questo empasse può essere scardinato grazie a una creativa (ma totalmente legale) rilettura del ciclo di omologazione. Per l'omologazione, il legislatore (L 326/55 Regolamento n. 85 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite 2006) parla di due tipi di potenza: quella netta e quella massima su 30 minuti. La prima rileva il dato "con il regolatore di potenza regolato al livello più elevato", mentre la seconda viene misurata come segue:


"Il gruppo motopropulsore elettrico deve essere fatto funzionare sul banco a una potenza corrispondente alla migliore stima indicata dal costruttore per la potenza massima su 30 minuti.
La velocità di rotazione deve essere compresa in un intervallo di velocità in cui la potenza netta sia superiore al 90% della potenza massima misurata secondo le prescrizioni per la potenza netta. Tale velocità deve essere raccomandata dal costruttore."


Inoltre, in una nota precisa che:

"Se la potenza massima su 30 minuti è limitata dalla batteria, la potenza massima su 30 minuti di un veicolo elettrico può essere inferiore alla potenza massima su 30 minuti del gruppo motopropulsore del veicolo in base a questa prova."


Traducendo liberamente dal burocratese, ciò significa che la potenza massima su 30 minuti dipende non solo dalla potenza del motore, ma anche dalle prestazioni della batteria. Se infatti abbiamo un mezzo che alla massima potenza esaurisce la batteria prima di 30 minuti, il costruttore può "abbassare" la potenza - anche drasticamente - perché il veicolo riesca a concludere il ciclo di omologazione. Ai costruttori, quindi, basta utilizzare una batteria dalle prestazioni modeste, e il risultato sarà quello di avere un mezzo con motore dalle grandi prestazioni che viene però omologato con molti meno kW.

Facciamo l'esempio di una moto o di uno scooter con un motore da 30 kW equipaggiato con una batteria di scarsa capacità e che in fase di omologazione non permette di mantenere tale potenza per 30 minuti: basterà allora portare la potenza a 11 kW e registrare sul libretto quest'ultimo dato. Il risultato sarà quello di avere un mezzo molto potente (di fatto 30 kW) omologato a 11 kW, e quindi guidabile con la semplice patente B. Questo significa che anche chi non abbia mai guidato neanche un cinquantino possa acquistare un mezzo molto potente, con le perplessità che questo suscita in termini di sicurezza. I vantaggi in termini di vendite, invece, non hanno bisogno di essere spiegati.

Eh, le normative hanno proprio questa caratteristica e cioè che è quasi sempre possibile trovare il modo di eluderle proprio tra le pieghe (o le rigidità) delle regole stesse.:cool:
 

Nicotrev

Ebiker celestialis
15 Settembre 2016
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Forse non era chiaro: chi produce il motore deve provvedere all'omologazione (L 326/55 Regolamento n. 85 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite 2006) e qui, come indicato da @Fulltux, c'è il trucco o l'inghippo sulla potenza, ma l'altro requisito perchè la ebike sia equiparata ad un velocipede, ovvero l'assistenza fino a velocità non superiore a 25 Km/h, è di competenza del fabbricante della ebike.
In conclusione la potenza massima, che nei fatti è praticamente pari a quella di picco, è coperta dalla classica foglia di fico messa dai fabbricanti il motore, mentre il superamento della velocità massima consentita è a scelta o discrezione di ogni singolo utente.
Chiaro però, che solo il mancato rispetto della seconda condizione rende la bici illegale!:)
 
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