Preciso che ritengo giusto che un imprenditore faccia le proprie scelte e, nel caso di servizi di natura opzionale, possa decidere se metterli a disposizione... e di chi. Se questa scelta sia determinata da un giro di affari consistente, da eccessivo carico di lavoro, o semplicemente da proprie valutazioni non è oggetto di discussione qui. Le conseguenze positive o negative di tali scelte ritengo saranno state ben vagliate.
Diverso invece se mi vengono addotte motivazioni inconsistenti e pretestuose.
Ma ad onor del vero devo precisare che l'informazione "che potrebbero esserci ragioni di natura tecnica ad impedire l'aggiornamento", l'avevo ricevuta non dal titolare, ma da qualcun altro che si era riservato di informarsi per poi comunicarmi, in un secondo tempo, se la cosa fosse fattibile o meno.
Quando sono riuscito a parlare con Specialized Italia, in realtà, mi è stato subito precisato che l'aggiornamento del firmware non è un servizio dovuto, ma piuttosto una opzione che il rivenditore ha facoltà di offrire ai propri clienti, oppure a tutti, a sua esclusiva scelta. Nessuna reale ragione tecnica.
Capisco perfettamente quindi che possa essere considerato uno strumento di fidelizzazione del cliente. Se il rivenditore a cui mi sono rivolto non offre il servizio, quindi, mi rivolgerò ad un altro.
Stasera la sorpresa: ricevo una mail che mi conferma la disponibilità del negozio ad aggiornare il firmware della mia bici. A titolo assolutamente gratuito!
Ho deciso che mostrerò il mio apprezzamento e il mio rispetto per il rivenditore portandogli la bici per una "revisione" in modo da poter eseguire nello stesso tempo l'aggiornamento.
Tutto bene, quindi