L’Ebike ha bisogno di agonismo?

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È di ieri la notizia che l’UCI ha organizzato in tempo record il primo campionato del mondo di Ebike a Mont Sante Anne, che dovrebbe essere un evento XC, corso sulla stessa pista che useranno qualche giorno dopo Schurter e compagnia bella. È così che vedremo il ritirato Absalon e forse anche qualche XC Elite ancora attivo mostrare al mondo che, presupponendo che la potenza dei motori sia davvero uguale per tutti come da regolamento, la differenza la fa ancora la gamba.

Julien Absalon ai campionati francesi di Ebike. Foto di Velo Vert

In ambito enduro, oltre al circuito italiano E-Enduro, troviamo già l’E-enduro International Series, altra creatura di Franco Monchiero, con quattro tappe di cui due in Italia.

La domanda è se veramente tutto ciò interessa a chi va in Ebike o se sono solo favori fatti alle aziende che pensano così di fare cassa nel settore elettrico, visto che altrove il mercato stagna. Già, perché se guardiamo chi partecipa all’e-Enduro, troviamo tanti nomi di atleti che corrono anche nel Superenduro, l’unica differenza è che gli sponsor danno loro una bici elettrica.

Dove rimane l’utente normale, cioé quello che le bici le compra? Forse a casa a seguire spasmodicamente i risultati delle gare perché il suo prossimo acquisto si baserà sull’ordine di arrivo? O magari in giro con gli amici, altamente inconsapevole di tutta la fregola agonistica che sembra aver avvolto il settore Ebike?

Già, perché a vedere gli argomenti che tirano sul forum, le gare sono esattamente l’ultimo interesse degli Ebiker. Prima vengono bici, performance dei motori, durata batterie e organizzare uscite per il weekend. Di gare non c’è traccia.

Questo è anche il motivo per cui noi di EMTB-Mag non pubblichiamo i numerosi comunicati che ci arrivano riguardanti bandi di gara, risultati, ecc.

Siamo sempre in tempo per farlo, se vediamo che la cosa vi interessa. Fatecelo sapere nei commenti!

Commenti

  1. shrubber83:

    le gare di enduro sono già così. salita con limite di tempo ma non cronometrata e discesa cronometrata. Ovviamente le PS sono più di una in una gara. I tempi in salita che io sappia non sono ridicoli
    Se ti riferisci all'enduro con bici tradizionali è esattamente così, risalite con tempo limitato, discese cronometrate.

    Per e-enduro invece, durante le ps cronometrate potrebbero esserci tratti di salita anche molto impegnativi e tecnici, quindi non esclusivamente in discesa. Chiaramente i trasferimenti tra una ps e l'altra hanno un tempo massimo di percorrenza ma non sono cronometrati.
  2. quest'anno con l'arrivo di team ufficiali o semi ufficiali le gare di e-enduro richiameranno sicuramente più gente così come lo è con le SE, magari non faranno i numeri che fanno le gare di enduro ma tempo al tempo se sapranno organizzare gare interessanti e appetibili ai più con percorsi spettacolari dal punto di vista tecnico forse il movimento crescerà anche nell'ambito agonistico e i vantaggi saranno per tutti sia che va in MTB sia chi va in Emtb. Viva lo sport in qualunque versione!
  3. In prima battuta avrei detto che l'agonismo non centra niente con la Emtb: questa trova il suo senso nell'escursionismo, nel divertimento, non nella competizione per arrivare primo... ma in fondo è la stessa cosa della MTB! è l'agonismo che ha deviato il modo di andare in bici fuoristrada puntando sempre alla prestazione, invece che al godere di quello che si sta facendo (pedalare in mezzo alla natura). Poi pensandoci ogni forma di agonismo diventa una estremizzazione dello sport ed è innegabile che l'indole di primeggiare spinga più in la i limiti fisici e tecnologici a beneficio di tutti gli altri utenti.
    Quindi per quanto mi riguarda, ben venga ogni forma di agonismo, ben sapendo che non centra una mazza con quello che in realtà ci piace fare!
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