Mi chiedo se anche una cadenza sostenuta (al di là della percentuale di assistenza che si sta utilizzando) porta ad un surriscaldamento del motore con conseguenze che hai ben descritto.
Conosciamo il comportamento di certi motori i quali con cadenze sostenute cominciano a tagliare più o meno bruscamente, quindi se associamo una cadenza sostenuta con un'assistenza alta avremo un motore in crisi molto presto ?
Quanto la qualità dei materiali (più che la quantità) conta per dissipare al meglio ? Potremo pensare ad un circuito forzato di raffreddamento oppure l'utilizzo del rame.
Direi proprio di no. L'unico effetto di una cadenza di pedalata molto sostenuta potrebbe essere quello di mandare in fuorigiri il motore, cioe' farlo girare a vuoto. In tal caso il motore non e' piu' in grado di spingere e un motore che non ha carico non puo' surriscaldare.
Il taglio di alcuni motori ad elevate cadenze puo' essere dovuto a due fattori:
a) il motore e' stato appositamente progettato per rendere al meglio alle basse cadenze, fornendo valori di coppia molto consistenti. Sono i cosiddetti motori HT (hight torque). In tal caso a fronte di una spinta vigorosa ai bassi, questi sono motori che non sono in grado di allungare con altrettanto vigore. D'altra parte miracoli non se ne fanno...
b) il sw di controllo potrebbe essere settato per limitare i giri del motore. In tal caso il motore, pur potendo teoricamente assistere anche a cadenze elevate, non lo fa perche' la mappatura sw (per qualche motivo progettuale) glielo impedisce.
Certamente la qualita' (il tipo di lega metallica) dei materiali (e la quantita') incidono sulle prestazioni termiche del motore. Tuttavia il problema di fondo dei nostri motorelli e' che sono veramente poco potenti e i progettisti (per motivi di concorrenza) cercano di spremerli fino all'ultimo watt e si inventano le diavolerie sw piu' incredibili per farli funzionare al meglio anche nelle situazioni piu' estreme (vedi la modalita' EMTB tirata fuori dal cilindro da parte dei teutonici).