Lo vedi, gira e rigira si finisce sempre sullo stesso concetto idiota del dare la caccia in primis al singolo orso "pericoloso" come se tutti gli altri invece non lo fossero, o come se non ci fossero altri animali pericolosiQuesto orso va reso inoffensivo, come mi frega zero, se l'unico modo è abbatterlo che si abbatta è un orso non un cristiano, milioni di animali muoiono per una ragione o per l'altra, se la razza non è in pericolo che si abbatta non è che se ci hanno fatto un cartone animato mi deve far più compassione di un lupo o un cinghiale e dopo averlo abbattuto che rimedino in qualche modo alla sovrabbondanza degli elementi programmati.
Non ne faccio un discorso di compassione o simili come sembri intendere tu, né faccio il frocio col culo degli altri [cit.] come dice l'altro, io mi limito a fare le mie considerazioni sulla logica da facilone che supporta provvedimenti messi in atto su due piedi giusto per cavalcare l'emotiva del momento.
La fauna selvatica va ovviamente abbattuta dall'uomo quando mancano i predatori che provvedono in modo naturale a contenerla. Nessun problema al riguardo, è un ragionamento sostanzialmente ineccepibile.
Altrettanto sensato è il contenimento o la riduzione della popolazione di altre specie se oggettivamente fuori controllo, quindi ben venga l'eventuale riduzione della popolazione di orsi, lupi o quel che é, nell'ambito di un programma ragionato e calibrato sulle reali necessita.
Ma dare la caccia al singolo perché "pericoloso", perché ha osato uccidere una persona o per "dare giustizia" al morto o alla famiglia, è la solita idiozia che non risolve una tega. Idem è un idiozia usare il morto come motivazione di piani di abbattimento. Se il morto lo si vuole usare per qualcosa, una persona intelligente lo usa come tragico promemoria di una situazione da valutare in modo ponderato.