Finalmente, dopo mesi di pipponi mentali, letture, noleggi di varie bici, discussioni, ma soprattutto dopo aver provato per ben 3 volte il motore TQ, mi sono deciso di cambiare la mia HAIBIKE NDURO RX del 2016 con una Haibike Flyon NDURO 5.0.
Ho provato tutti i motori principali, e pur notando differenze di erogazione, rumore, consumo, alla prova del TQ mi sono reso conto che la FLYON era qualcosa di effettivamente diverso dal resto delle Emtb "omologate" 250w e 25km/h.
Partiamo proprio dal motore:
5 livelli di assistenza : ECO-LOW-MID-HIGH-XTREME rispettivamente 150%-220%-350%-540%-820%
percentuali quanto di più lontano dalla filosofia della maggior parte del ciclisti, quelli che "uso solo eco settato al 50% perché altrimenti non fatico e mi sembra di barare, per intenderci.
Ok, rispetto assoluto per chi fatto anni di sudore, sangue e lacrime sui pedali, ma qui parliamo di un altro sport, il ciclismo che si avvicina al Motorsport, la vera fusione tra uomo e macchina.
A motore spento si pedala senza trascinamenti, la sensazione è quella che il movimento centrale si svincoli dal motore, si pedala una biciclettona da 28kg, ma in pianura o con pendenze minime, senza chiedere di fare i 40km/h(che poi con pneumatici tassellati da 2.6 anche una Emtb più leggera non è che consenta di andare facilmente tanto veloci) si va tranquillamente, si fatica il giusto e non si consuma batteria .
Dosando le assistenze (con le prime tre sono andato praticamente ovunque, con le ultime 2 fare quegli strappi con pendenze molto elevate è più godimento che reale necessità) l'autonomia dell batteria si è dimostrata maggiore del previsto, portandomi sempre casa con il 20%/15% di residuo, dai 40/50km e 1200/1300d+, senza risparmiare ma anche senza esagerare, nei percorsi che facevo spesso con l altra bici e di cui avevo dei riferimenti.
due cose su tutte: maggior divertimento e quasi 20 minuti in meno.
AUTONOMIA quindi promossa (non è certo la soluzione ideale per giri epici, ma non sono quelli i miei obbiettivi),l'altro dubbio era L'EROGAZIONE dell'assistenza.
Qui secondo me sta la grossa differenza rispetto a tutti gli altri motori da me provati:
la fluidità e la "naturalezza" è notevole, anche con i livelli più alti le ripartenza sono sempre progressive, come se ci fosse un controllo di trazione.
Credo che sia dovuto al sistema del magnete (una coroncina concentrica al disco freno posteriore)che porta al sensore di velocità un flusso più rapido e continuo rispetto al classico magnete montato sul raggio e che passa solo ogni giro di ruota.
La cadenza della pedalata poi sembra quasi non influire, con una corona da 38 e un pacco pignoni 11-42 non pensavo minimamente di riuscire a salire con tanta facilità, senza stare a concentrarmi troppo per rimanere tra i 75/80 rpm come dovevo fare prima con il mio vecchio e buonYAMAHA PW.
STRUMENTAZIONE: SPAZIALE.
tante informazioni, ci sono schermate con abbinamenti di dati in tempo reale, oltre a velocità, chilometraggio, cadenza, livello carica batteria, autonomia residua (in base ai livelli di assistenza si è dimostrato molto attendibile, forse addirittura "pessimistico"), ci sono potenza e coppia sia del motore che del rider, sia in tempo reale che i dati massimi e medi.
Il GPS integrato e l'app econnect 2.0 danno la possibilità di registrare il percorso ,niente di sconvolgente, soprattutto non molto preciso, ma comunque piacevole da consultare a fine giro:
Utile ma si spera sempre di non collaudarlo direttamente, la possibilità di mandare un sms a un paio di numeri in caso di caduta (se non si disattiva una notifica sul cell dopo 3 minuti si attiva)
Passiamo al estetica della bici:
Come integrazione generale siamo per me ad livello molto alto:i cavi del comando remoto passano all interno del manubrio, i tubi dei freni e il cavo del reggisella telescopico si infilano nelle prese d aria a fianco del canotto di sterzo, come il cavo del comando del cambio, che risponda solo nella parte finale del carro.
Ho provato tutti i motori principali, e pur notando differenze di erogazione, rumore, consumo, alla prova del TQ mi sono reso conto che la FLYON era qualcosa di effettivamente diverso dal resto delle Emtb "omologate" 250w e 25km/h.
Partiamo proprio dal motore:
5 livelli di assistenza : ECO-LOW-MID-HIGH-XTREME rispettivamente 150%-220%-350%-540%-820%
percentuali quanto di più lontano dalla filosofia della maggior parte del ciclisti, quelli che "uso solo eco settato al 50% perché altrimenti non fatico e mi sembra di barare, per intenderci.
Ok, rispetto assoluto per chi fatto anni di sudore, sangue e lacrime sui pedali, ma qui parliamo di un altro sport, il ciclismo che si avvicina al Motorsport, la vera fusione tra uomo e macchina.
A motore spento si pedala senza trascinamenti, la sensazione è quella che il movimento centrale si svincoli dal motore, si pedala una biciclettona da 28kg, ma in pianura o con pendenze minime, senza chiedere di fare i 40km/h(che poi con pneumatici tassellati da 2.6 anche una Emtb più leggera non è che consenta di andare facilmente tanto veloci) si va tranquillamente, si fatica il giusto e non si consuma batteria .
Dosando le assistenze (con le prime tre sono andato praticamente ovunque, con le ultime 2 fare quegli strappi con pendenze molto elevate è più godimento che reale necessità) l'autonomia dell batteria si è dimostrata maggiore del previsto, portandomi sempre casa con il 20%/15% di residuo, dai 40/50km e 1200/1300d+, senza risparmiare ma anche senza esagerare, nei percorsi che facevo spesso con l altra bici e di cui avevo dei riferimenti.
due cose su tutte: maggior divertimento e quasi 20 minuti in meno.
AUTONOMIA quindi promossa (non è certo la soluzione ideale per giri epici, ma non sono quelli i miei obbiettivi),l'altro dubbio era L'EROGAZIONE dell'assistenza.
Qui secondo me sta la grossa differenza rispetto a tutti gli altri motori da me provati:
la fluidità e la "naturalezza" è notevole, anche con i livelli più alti le ripartenza sono sempre progressive, come se ci fosse un controllo di trazione.
Credo che sia dovuto al sistema del magnete (una coroncina concentrica al disco freno posteriore)che porta al sensore di velocità un flusso più rapido e continuo rispetto al classico magnete montato sul raggio e che passa solo ogni giro di ruota.
La cadenza della pedalata poi sembra quasi non influire, con una corona da 38 e un pacco pignoni 11-42 non pensavo minimamente di riuscire a salire con tanta facilità, senza stare a concentrarmi troppo per rimanere tra i 75/80 rpm come dovevo fare prima con il mio vecchio e buonYAMAHA PW.
STRUMENTAZIONE: SPAZIALE.
tante informazioni, ci sono schermate con abbinamenti di dati in tempo reale, oltre a velocità, chilometraggio, cadenza, livello carica batteria, autonomia residua (in base ai livelli di assistenza si è dimostrato molto attendibile, forse addirittura "pessimistico"), ci sono potenza e coppia sia del motore che del rider, sia in tempo reale che i dati massimi e medi.
Il GPS integrato e l'app econnect 2.0 danno la possibilità di registrare il percorso ,niente di sconvolgente, soprattutto non molto preciso, ma comunque piacevole da consultare a fine giro:
Utile ma si spera sempre di non collaudarlo direttamente, la possibilità di mandare un sms a un paio di numeri in caso di caduta (se non si disattiva una notifica sul cell dopo 3 minuti si attiva)
Passiamo al estetica della bici:
Come integrazione generale siamo per me ad livello molto alto:i cavi del comando remoto passano all interno del manubrio, i tubi dei freni e il cavo del reggisella telescopico si infilano nelle prese d aria a fianco del canotto di sterzo, come il cavo del comando del cambio, che risponda solo nella parte finale del carro.
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