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Secondo questo discorso allora, siccome i telai delle biciclette son tutti prodotti in Cina e da un paio di telaisti in tutto, allora i marchi americani sono solo dei nomi scritti con la verniciatura e nient'altro.
La verità però è molto diversa. Il telaio è una fase della lavorazione facile, una volta che si sono disegnate le giometrie, la realizzazione delle saldature è un processo semplice che può essere affidato anche ai cinesi.
Il processo complicato che deve gestire un grande marchio è la gestione del Marketing, del Brand, del postvendita, del reselling dell'usato, della scelta del Dealer..., ecc.
Ecco perchè il fatto che il Dealer italiano di Merida sia fallito non si può considerare un fatto che sul marchio Merida non lascia nessuna macchia, così come certe scelte commerciali di Haibike (ritardi di consegne, centinaia di modelli tutti uguali che differivano solo in minime sfumature e generavano una gran confusione, dei Dealer improvvisati, ecc....).
I milioni di euro che i grandi marchi investono nelle corse come il Tour d France o i mondiali di MTB, servono proprio a creare un valore al marchio, a crearsi una credibilità. Altrimenti perchè non ci compriamo tutti delle Cinerello?
Premesso che a me di Merida (o di qualsiasi altro produttore di bici) non importa nulla perché non ne sono né proprietario, né azionista, ho semplicemente precisato la questione di cronaca più che altro perché conoscevo la società (poi) fallita.
E ribadisco che in ciò la casa madre non ha avuto alcuna responsabilità, in quanto si trattava di un puro e semplice rapporto commerciale.
Ogni produttore sceglie di operare direttamente (come ad esempio Specialized, con Specialized Italia) o indirettamente (come Mondraker, distribuita in Italia da DSB Bonandrini) a seconda dei volumi e delle strategie di vendita. Se ad esempio domani mattina DSB dovesse fallire (spero che Bonandrini si tocchi le palle) perché oltre a vendere bici si é messo anche vendere (malamente) automobili ed i conti sono finiti irrimediabilmente in rosso.... sarebbe corretto mettere in discussione la qualità delle bici Mondraker per tale avvenimento? Io direi proprio di no. Tutto qui
Per quanto riguarda, invece, la classifica dei principali produttori, mi riferivo prevalentemente ai volumi di produzione e fatturato: Giant dovrebbe essere in assoluto il più grande produttore al mondo, sia come OEM (produttore di telai per terzi) che con marchio proprio, con una quota stimata intorno al 10% del mercato mondiale.
Trek dovrebbe essere il marchio con il fatturato maggiore, con Specialized a ruota. Entrambi i marchi affidano la produzione dei telai agli OEM taiwanesi.
Merida potrebbe essere seconda (dopo Giant) sommando la parte OEM con quella relativa al proprio brand.
Se invece guardiano il palmares, la classifica potrebbe cambiare completamente, ma a mio avviso finirebbe per diventare una discussione più sportiva che industriale/commerciale.
P.S. Relativamente al tuo discorso sulla distinzione tra i “marchi” del ciclismo ed i produttori terzi di telai, sono d’accordo con te, aggiungendo ai compiti del brand anche la progettazione stessa.
Non dimentichiamo, infatti, che l’efficacia di un mezzo a due
ruote é data anche e soprattutto dalla capacità del progettista di miscelare accuratamente quote geometriche, leveraggi delle sospensioni e angoli vari: il fatto che una Santa Cruz V10 sia prodotta a Taiwan e funzioni bene non é certo merito dell’azienda che ha realizzato fisicamente il telaio, ma di chi l’ha voluto così.