Infatti il tema è proprio questo: abbiamo un solo conto corrente.
Che gestisce lei
Che gestisce lei
Pensa che due miei compagni di uscite li presero qualche anno fa, per poi rivenderli subito perché non frenavano una mazza, per poi uno prendere gli XT 2 pistoni, e l'altro addirittura tornare con soddisfazione ai tanto bistrattati Sram Guide R,Ma te sei stato chiaro, sebbene forse tu abbia sbagliato come scelta di impianto se vuoi più aggressività partendo con gli hope ,
Se non frenavano "una mazza", li avevano montati male o erano difettosi
Ti assicuro che erano montati bene, entrambi su bici muscolari.Se non frenavano "una mazza", li avevano montati male o erano difettosi
beh i Cura 2 hanno una potenza frenante paurosa, forse più dei Cura4, ma sono leggermente meno modulabiliTi assicuro che erano montati bene, entrambi su bici muscolari.
Non è che non frenassero, è sempre la solita storia delle mani affaticate su discese lunghe e tecniche, ergo poca potenza frenante reale.
Passato come già detto uno a shimano e l'altro tornato a Sram (per poi passare a Cura 2 ma più per sfizio che per necessità), problemi di affaticamento spariti.
appeso per le pall......Infatti il tema è proprio questo: abbiamo un solo conto corrente.
Che gestisce lei
ESATTO!Ti assicuro che erano montati bene, entrambi su bici muscolari.
Non è che non frenassero, è sempre la solita storia delle mani affaticate su discese lunghe e tecniche, ergo poca potenza frenante reale.
Oppure andare pieni e non frenare mai!!ESATTO!
Il tema è esattamente questo: se devo stritolare le leve ad ogni frenata per avere la potenza frenante che voglio, alla fine della discesa (ma anche a metà) avrò gli avambracci affaticati.
Le strade sono due:
1) Allenarsi le braccia fino a farsi gli avambracci di Braccio di Ferro
2) Pasticciare sulla bici fino a trovare l'impianto che meglio si confà alle proprie esigenze
Boh, strano...io non riscontro questi problemi. Eppure non sono decisamente Hulk nelle braccia e i miei giri standard prevedono lunghe discese senza interruzioni. Confermo che necessitano di una maggior pressione rispetto ad altri modelli (ho recentemente provato gli Shimano XT), ma soprattutto per ottenere il morso iniziale, poi la potenza arriva ed è anche superiore ad altri impianti, almeno nella mia esperienza. Inoltre sono infaticabili, non entrano mai in crisi neppure le discese più difficili e lunghe. Non so se queste differenze di sensazioni possano dipendere dalle condizioni dei dischi, pastiglie o liquido freni... Comunque se ti trovi meglio con il nuovo impianto, hai fatto bene a cambiarlo! con buona pace del gener...ehm...della moglie!ESATTO!
Il tema è esattamente questo: se devo stritolare le leve ad ogni frenata per avere la potenza frenante che voglio, alla fine della discesa (ma anche a metà) avrò gli avambracci affaticati.
Le strade sono due:
1) Allenarsi le braccia fino a farsi gli avambracci di Braccio di Ferro
2) Pasticciare sulla bici fino a trovare l'impianto che meglio si confà alle proprie esigenze
Si andare pieni di bolli all'ospedale...Oppure andare pieni e non frenare mai!!
Appunto, se per avere la stessa forza frenante di un altro impianto devi applicare più forza alla leva vuol dire che sono meno potenti, punto.Confermo che necessitano di una maggior pressione rispetto ad altri modelli (ho recentemente provato gli Shimano XT)
Cosa non ti piace dell'olio minerale?!Appunto, se per avere la stessa forza frenante di un altro impianto devi applicare più forza alla leva vuol dire che sono meno potenti, punto.
Che poi uno non soffra di affaticamento alle mani e ci si trovi bene non discuto, anzi buon per lui, fosse per me se non avessi avuto di questi problemi sarei ancora con i miei bei Sram Guide RE anziché montare gli shimano, anche perché l'olio minerale, il sistema di spurgo, il gioco fastidioso avanti/indietro delle pastiglie nella pinza non lo digerisco poi così tanto, rispetto al dot e quant'altro.
... anche perché l'olio minerale, il sistema di spurgo, il gioco fastidioso avanti/indietro delle pastiglie nella pinza non lo digerisco poi così tanto, rispetto al dot e quant'altro.
È un olio, con quello che ne consegue, col dot ti puoi permettere di fare lo spurgo senza neanche togliere le pastiglie, se ti cade sul disco o pastiglie una secchiata d'acqua e va via.Cosa non ti piace dell'olio minerale?!
I guide re li avevo, e che tutti ne parlano male ma io, escluso il fatto che forse non avevo uno apurgo perfetto e tendevano a soffrire dopo un po' di discesa (tipo mottolino eh non il trail dietro casa) non mi ci trovavo male
Ma punto cosa? Non è vero ciò che scrivi. La potenza di un impianto frenante è la capacità di decelerazione di un mezzo (bici, moto, auto, treno ecc.) da una data velocità in un dato spazio. A pari condizioni di tutti i fattori (massa, velocità iniziale, pendenza, coefficienti di attrito pneumatico/terreno ecc.) non è assolutamente detto che la decelerazione maggiore si avrà con l'impianto più sensibile alla pressione alla leva o con rapporto di leva più favorevole. Un conto è la modulabilità, il "bite" di attacco e le sensazioni alla leva, un altro è la potenza frenante assoluta. Senza contare altri fattori altrettanto importanti come la resistenza al fading, la costanza del punto d'attacco, le possibilità di regolazione, l'omogeneità della frenata, il consumo di dischi e pastiglie nel tempo ecc. Punto!Appunto, se per avere la stessa forza frenante di un altro impianto devi applicare più forza alla leva vuol dire che sono meno potenti, punto.