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<blockquote data-quote="azetaelle" data-source="post: 114804" data-attributes="member: 283"><p>Quello che scrivi é corretto, però mi sa che manca qualche dettaglio: le batterie delle e-mtb non sono formate da 10 celle in serie (36v nominali), bensì da 10 gruppi di 4 celle ognuno collegate tra loro in parallelo e poi in serie. Il BMS non gestisce le singole celle, ma i gruppi di 4 celle. Quindi a meno che ogni gruppo sia formato da 4 celle assolutamente identiche tra loro (ma non credo, anche perché potrebbero esserlo da nuove ma poi differenziarsi nel tempo), all’interno del gruppo di 4 celle c’è n’e sempre qualcuna più pigra e qualcun’altra che invece si becca più corrente in virtù di una minore resistenza interna. Quindi è vero che il BMS attua una fase di bilanciamento, ma non è in grado di farlo sulle singole celle, e alla fine più che altro tiene sotto controllo la temperatura per evitare che la cella che si becca più corrente si surriscaldi. Inoltre il BMS tiene sotto controllo la tensione dei singoli gruppi di celle. Se in fase di carica uno dei gruppi supera una determinata tensione il BMS abbassa la corrente di carica (e infatti nella fase finale la carica procede più lentamente). Mentre analogamente in fase di scarica (e in particolare quando la batteria si avvicina al 10% di carica e poi va sotto) se la tensione di uno dei gruppi scende sotto un valore prestabilito il BMS prima limita la corrente erogata dalla batteria (ecco perché la maggior parte dei sistemi passa automaticamente in ECO quando la batteria è quasi scarica, e poi spegne del tutto la batteria. Quindi è sostanzialmente impossibile danneggiare una batteria gestita da BMS per carica o scarica eccessiva.</p><p>Probabilmente in definitiva tante cariche parziali ti possono sbilanciare eccessivamente la batteria (portando a una perdita parziale di capacità), ma analogamente tante cariche totali procurano comunque un invecchiamento più rapido delle celle. Mischiando un po’ le due cose si riesce a ottenere la massima durata della batteria.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="azetaelle, post: 114804, member: 283"] Quello che scrivi é corretto, però mi sa che manca qualche dettaglio: le batterie delle e-mtb non sono formate da 10 celle in serie (36v nominali), bensì da 10 gruppi di 4 celle ognuno collegate tra loro in parallelo e poi in serie. Il BMS non gestisce le singole celle, ma i gruppi di 4 celle. Quindi a meno che ogni gruppo sia formato da 4 celle assolutamente identiche tra loro (ma non credo, anche perché potrebbero esserlo da nuove ma poi differenziarsi nel tempo), all’interno del gruppo di 4 celle c’è n’e sempre qualcuna più pigra e qualcun’altra che invece si becca più corrente in virtù di una minore resistenza interna. Quindi è vero che il BMS attua una fase di bilanciamento, ma non è in grado di farlo sulle singole celle, e alla fine più che altro tiene sotto controllo la temperatura per evitare che la cella che si becca più corrente si surriscaldi. Inoltre il BMS tiene sotto controllo la tensione dei singoli gruppi di celle. Se in fase di carica uno dei gruppi supera una determinata tensione il BMS abbassa la corrente di carica (e infatti nella fase finale la carica procede più lentamente). Mentre analogamente in fase di scarica (e in particolare quando la batteria si avvicina al 10% di carica e poi va sotto) se la tensione di uno dei gruppi scende sotto un valore prestabilito il BMS prima limita la corrente erogata dalla batteria (ecco perché la maggior parte dei sistemi passa automaticamente in ECO quando la batteria è quasi scarica, e poi spegne del tutto la batteria. Quindi è sostanzialmente impossibile danneggiare una batteria gestita da BMS per carica o scarica eccessiva. Probabilmente in definitiva tante cariche parziali ti possono sbilanciare eccessivamente la batteria (portando a una perdita parziale di capacità), ma analogamente tante cariche totali procurano comunque un invecchiamento più rapido delle celle. Mischiando un po’ le due cose si riesce a ottenere la massima durata della batteria. [/QUOTE]
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