Parte 1
Dopo 3 utilizzi in condizioni differenti del suddetto zaino penso che siamo pronti per una recensione.
Aggiungo alla recensione anche il modello Mule, in quanto gli zaini sono perfettamente identici e cambiano solo nelle dimensioni e conseguentemente il litraggio, ma per il resto, tra fattura, organizzazione, materiali, ecc... i giudizi valgono per entrambi
OVERVIEW
Iniziamo partendo che i materiali sono eccelsi, esattamente come Camelback ci ha abituati, al tatto rendono veramente tanto ed oltretutto il tessuto da anche un idea di leggerezza.
Le zip sono perfette, scorrono impeccabilmente, ho chiesto ad un amico di inserirmi una cosa dentro e la prima cosa che mi ha detto: si vede che il materiale è di qualità, le zip scorrono da sole
Esteticamente è molto bello, compatto e come misure e forma è assolutamente similare all'Evoc Stage 18
Nel prezzo è compresa la sacca idrica (un best in casa Camelback) e la pochette porta attrezzi, mentre nota asssolutamente negativa per un oggetto di questo livello e prezzo la cover rain va comprata a parte (20 Euro), io ne ho spesi 7 per una cover del Deacthlon (che come materiale è però leggermente più pesante dell'originale, ma comunque fatta benissimo con tutti i gancetti a disposizione ed il sacchettino per riporla che chiaramente porterò solo nelle giornate fangose o tendenti alla pioggia)
Lo zaino ha anche la possibilità di inserire un paraschiena (50 euro)
Nel complesso lo zaino in mano sembra (soprattutto senza sacca) assolutamente leggero
qui sotto un confronto con lo l'Evoc Stage 18
mentre qui la cover Decathlon
CAPIENZA
La capienza è di 17 + 3 litri, diciamo che per quanto mi riguarda per i giri normali basterebbero i 14 del Mule, ma per giri più lunghi con pranzo al sacco e vestiti invernali questo litraggio è l'ideale
Io l'ho testato sia per un giro normale, con quindi dentro l'essenziale e lo zaino si comprime molto bene, il peso distribuito benissimo, chiaramente rispetto al Mule si sente una distribuzione maggiore sulla schiena, che in inverno cambia veramente poco, mentre in estate forse si sente maggiormente.
Teniamo conto che io uso portare dentro pompa, camera di scorta, attrezzi vari, mascherina, guati scorta, mangiare
Poi è stato testato in un giro con pranzo al sacco e con temperature variabili, partendo da 3 gradi con 1.400 metri di dislivello, per arrivare sulla neve, quindi oltre al pacco con 3 panini e il castagnaccio avevo gilet e giubbino peso pioggia ed in più il caricabatteria (il Giant è bello grande) in quanto si pensava di poter caricare in cima, poi era chiuso per cui nada
E' entrato il tutto molto facilmente e la distribuzione del peso sulla schiena ottima, anche grazie alle diverse tasche che fanno si che il tutto non scenda in fondo allo zaino, considerando che avevo anche circa 1.5 litri di acqua nella sacca
Nel momento di maggiore sforzo, quindi sulla salita impestata (CAI 21) l'antipioggia peso stava nella tasca esterna, mentre il gilet l'ho riposto molto comodamente arroltolato nelle cinghie per le ginocchiere (che io porto alla caviglia)
Devo dire che nonostante il peso complessivo non fosse poco, lo zaino sulla schiena era perfetto, assolutamente ben ancorato e ben distribuito.
ORGANIZZAZIONE
Altro punto che da sempre amo in Camelback è l'intelligente organizzazione dei vani e delle tasche.
Lo zaino ha un primo vano sulla schiena per la sacca idrica ed eventualmente il paraschiene, poi un altro vano con addirittura uno spazio per eventuale batteria (non Giant sicuramente) ed un bel tascone, quindi il vano ultimo più organizzato con le varie taschine per attrezziztica e poi una specie di marsupio esterno con elastici comodissimo per buttare velocemente il giubbotto o mascherina
Vano principale con portabatteria
Secondo vano per attrezziztica, anche qui la chicca che la cerniera non è in cima al vano, quindi degli oggetti lunghi come una pompa, non forzano la cerniere, ma la cima della tasca a cappuccio, sono dettagli assolutamente importanti
ed infine il tascone a marsupio elasticizzato
segue parte 2
Dopo 3 utilizzi in condizioni differenti del suddetto zaino penso che siamo pronti per una recensione.
Aggiungo alla recensione anche il modello Mule, in quanto gli zaini sono perfettamente identici e cambiano solo nelle dimensioni e conseguentemente il litraggio, ma per il resto, tra fattura, organizzazione, materiali, ecc... i giudizi valgono per entrambi
OVERVIEW
Iniziamo partendo che i materiali sono eccelsi, esattamente come Camelback ci ha abituati, al tatto rendono veramente tanto ed oltretutto il tessuto da anche un idea di leggerezza.
Le zip sono perfette, scorrono impeccabilmente, ho chiesto ad un amico di inserirmi una cosa dentro e la prima cosa che mi ha detto: si vede che il materiale è di qualità, le zip scorrono da sole
Esteticamente è molto bello, compatto e come misure e forma è assolutamente similare all'Evoc Stage 18
Nel prezzo è compresa la sacca idrica (un best in casa Camelback) e la pochette porta attrezzi, mentre nota asssolutamente negativa per un oggetto di questo livello e prezzo la cover rain va comprata a parte (20 Euro), io ne ho spesi 7 per una cover del Deacthlon (che come materiale è però leggermente più pesante dell'originale, ma comunque fatta benissimo con tutti i gancetti a disposizione ed il sacchettino per riporla che chiaramente porterò solo nelle giornate fangose o tendenti alla pioggia)
Lo zaino ha anche la possibilità di inserire un paraschiena (50 euro)
Nel complesso lo zaino in mano sembra (soprattutto senza sacca) assolutamente leggero
qui sotto un confronto con lo l'Evoc Stage 18
mentre qui la cover Decathlon
CAPIENZA
La capienza è di 17 + 3 litri, diciamo che per quanto mi riguarda per i giri normali basterebbero i 14 del Mule, ma per giri più lunghi con pranzo al sacco e vestiti invernali questo litraggio è l'ideale
Io l'ho testato sia per un giro normale, con quindi dentro l'essenziale e lo zaino si comprime molto bene, il peso distribuito benissimo, chiaramente rispetto al Mule si sente una distribuzione maggiore sulla schiena, che in inverno cambia veramente poco, mentre in estate forse si sente maggiormente.
Teniamo conto che io uso portare dentro pompa, camera di scorta, attrezzi vari, mascherina, guati scorta, mangiare
Poi è stato testato in un giro con pranzo al sacco e con temperature variabili, partendo da 3 gradi con 1.400 metri di dislivello, per arrivare sulla neve, quindi oltre al pacco con 3 panini e il castagnaccio avevo gilet e giubbino peso pioggia ed in più il caricabatteria (il Giant è bello grande) in quanto si pensava di poter caricare in cima, poi era chiuso per cui nada
E' entrato il tutto molto facilmente e la distribuzione del peso sulla schiena ottima, anche grazie alle diverse tasche che fanno si che il tutto non scenda in fondo allo zaino, considerando che avevo anche circa 1.5 litri di acqua nella sacca
Nel momento di maggiore sforzo, quindi sulla salita impestata (CAI 21) l'antipioggia peso stava nella tasca esterna, mentre il gilet l'ho riposto molto comodamente arroltolato nelle cinghie per le ginocchiere (che io porto alla caviglia)
Devo dire che nonostante il peso complessivo non fosse poco, lo zaino sulla schiena era perfetto, assolutamente ben ancorato e ben distribuito.
ORGANIZZAZIONE
Altro punto che da sempre amo in Camelback è l'intelligente organizzazione dei vani e delle tasche.
Lo zaino ha un primo vano sulla schiena per la sacca idrica ed eventualmente il paraschiene, poi un altro vano con addirittura uno spazio per eventuale batteria (non Giant sicuramente) ed un bel tascone, quindi il vano ultimo più organizzato con le varie taschine per attrezziztica e poi una specie di marsupio esterno con elastici comodissimo per buttare velocemente il giubbotto o mascherina
Vano principale con portabatteria
Secondo vano per attrezziztica, anche qui la chicca che la cerniera non è in cima al vano, quindi degli oggetti lunghi come una pompa, non forzano la cerniere, ma la cima della tasca a cappuccio, sono dettagli assolutamente importanti
ed infine il tascone a marsupio elasticizzato
segue parte 2