Io ho iniziato con una Opel Manta B del 1976, verde, praticamente quasi mia coetanea, con cui ho letteralmente scorazzato per mezza Italia (dal Friuli al Lazio...): sui sedili posteriori sonnecchiava spesso il telaio della mia specialissima, una Wilier Triestina, campionessa ramata, con cerchi Campagnolo Vento, che ancora sta nella mia cantina.
Quindi sono passato a un'Alfa 33 Q.V. del 1988, per la quale ho acceso più di un mutuo per metterci la benzina e cambiarci le
ruote, ma con cui ovviamente mi sono divertito un mondo. Qui potevo buttare giù i sedili posteriori e caricarci la mia bdc per raggiungere le località delle gare cicloamatoriali...
Viste le poche finanze poi sono passato alla Ford, con la Escort del 1985, la Orion del 1990 e infine la Focus del 2000, con cerchi da 16" e altri optional. Questa è stata l'ultima auto su cui ho montato l'impianto stereo che acquistai per la 33, una botta e mezza di stipendio con caricaCD posteriore, amplificatore 300W, pianale con woofer al cabonio, medi al kevlar e tweeter al neodimio dietro, casse a due vie con tweeter separato all'anteriore... Sulla 33 avevo anche il CB, collegato tutto a un'unica antenna con miscelatore, ampli lineare da 500W, ROSmetro a indici incrociati (tutto conservato ancora in cantina...)
Alla fine mi sono addomesticato causa matrimonio e figli e sono passato a una più nazionalpopolare Toyota Corolla Verso, onesta monovolume su cui ho caricato l'impossibile per 17 anni. Solo un anno fa ho cambiato e sono passato a una Opel Astra stationwagon, anche questa iper per volumi di carico.
Bugia, non mi sono addomesticato più che tanto, ho in garage anche una Alfa Sprint Q.V. nera, bassa e cattiva, con cui mi piace andare a mettere in discussione l'elettrificazione delle automobili: